Gentile visitatore, ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette. GRAZIE

giovedì 28 settembre 2017

Apertura sede - 04.10.2017



Mercoledì 4 ottobre
dalle ore 20.45 alle 22.45,
la nostra sede sarà aperta.

Vi aspettiamo!

venerdì 8 settembre 2017

NESSUNA VERGOGNA: la verità è un'altra

La preoccupazione del primo cittadino sull’arrivo ad Albiate di 18 rifugiati è grande.
Lo dimostrano gli articoli apparsi sulla stampa di quest’ultimo mese. Gli animi si sono scaldati quanto basta a coinvolgere la cittadinanza e il prossimo venerdì ci sarà un corteo guidato dal Sindaco.
Gli slogan non si risparmiano. Ormai da anni siamo abituati a sentire che i migranti alloggiano in alberghi di lusso. Evidentemente ad Albiate sono stati meno fortunati perché, stando alle parole riportate sul volantino distribuito nelle case dei cittadini, sono stati “messi” in una fogna.
Le dichiarazioni dei militanti anti-profughi contrastano tra loro con l’unico intento di confondere l’opinione pubblica e il risultato è come al solito fomentare rabbia e odio invece di dare soluzioni.
Proprio perché non sottovalutiamo il problema e condividiamo le preoccupazioni legittime di un Sindaco riguardo l’accoglienza dei profughi, abbiamo deciso di vagliare i fatti a partire proprio dalla struttura, colloquiando con i responsabili, visitando gli ospiti, visionando i locali e interpellando Prefettura e Comune.
La nostra amministrazione ha fatto suo il motto “prima il Nord” che può contestualmente diventare “prima gli Italiani” o “prima gli Albiatesi”.
Per noi “il prima e il dopo” hanno un valore solo sul tempo, non sulle persone! La preoccupazione del Sindaco riguardo al fatto che vi siano persone meno fortunate dei nordisti, degli Italiani e degli Albiatesi non ha però fornito soluzioni se non attraverso un corteo, che non abbiamo ancora capito se di protesta nei confronti del Prefetto o di sostegno ai richiedenti ospitalità.
Se questa è stata la sua preoccupazione più grande durante le ferie estive, tanto da dichiarare alla stampa di non riuscire a pensare ad altro, come mai non ha ricevuto i responsabili della cooperativa, che in data 8 Agosto hanno chiesto un incontro, rispondendo loro di essere disponibile solo il 9 di Settembre, guarda caso proprio dopo il corteo?
Come invece avrebbe potuto la nostra Amministrazione dare un contributo concreto all’accoglienza dei rifugiati?
L’Europa tramite il Ministero dell’Interno mette a disposizione risorse destinate agli Enti Locali che decidono di partecipare al sistema di accoglienza integrata sul proprio territorio.
Tale sistema prende il nome di SPRAR
(Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati)
ed è caratterizzato da risorse che hanno una logica di governance multilivello, una volontarietà dell’ente a parteciparvi e politiche sinergiche sul territorio con i soggetti del terzo settore. 
Attualmente in Italia i progetti attivi sono 768, i beneficiari 31.313 suddivisi in oltre 1.100 Comuni. Lo scopo di adesione è quello di attuare un sistema di accoglienza sostenibile, diffusa ed equa, tenendo conto della dimensione demografica del Comune.

Occorre a questo punto sottolineare che la Prefettura di Monza e Brianza, con cui abbiamo avuto contatti in questi giorni, ha più volte richiesto la collaborazione dei Comuni per l’accoglienza e ha rimarcato il fatto che le risposte favorevoli sono state scarse, tanto da dover poi accettare soluzioni alternative. 
Il primo bando Europeo di gara emanato a marzo, cui ha partecipato anche la cooperativa che attualmente alloggia gli ospiti ottenendo un punteggio pari a 40,80, ha infatti permesso la collocazione di sole 1712 persone su un totale di 2256 previste nella nostra provincia per l’anno 2017.
Aderire a questo progetto da parte del nostro Comune avrebbe permesso di ottenere finanziamenti, ma soprattutto di poter partecipare attivamente ai bisogni della persona, ai percorsi di accoglienza, di protezione e di integrazione nella comunità albiatese. In tal modo il nostro Sindaco avrebbe contribuito in maniera essenziale alla realizzazione di un progetto ad hoc, partecipando in prima persona e con il contributo di associazioni atte ad operare nel settore. 
Tra queste cooperative risulta esserci anche quella che ha accolto i profughi in Via IV Novembre, che a detta del volantino, pare essere legata al business immigratorio, anzi peggio ancora allo schiavismo della tratta dei migranti.

Altro risvolto della questione: prima vedo, poi giudico. 
Non ha senso dare giudizi senza aver prima visto. Infatti non ci risulta che chi ha scritto il volantino abbia visionato lo stabile dopo gli interventi di sistemazione. 
Noi lo abbiamo fatto perché volevamo capire se quanto dichiarato sulla stampa corrispondesse a verità: avremmo sicuramente condannato il fatto come grave.

E’ paradossale che il Sindaco, che non ha visionato i locali, avalli un volantino che definisce lo stabile una fogna. In questi locali fino a poco tempo fa abitavano degli anziani cittadini albiatesi. Come mai non si è preoccupato della loro incolumità tanto quanto di quella dei rifugiati?
Noi abbiamo chiesto al presidente della cooperativa di poter visitare lo stabile insieme ai responsabili. Non abbiamo avuto ostacoli. Gli ospiti alloggiano in due appartamenti dotati di 4 bagni, 3 cucine, 2 soggiorni, 5 camere, oltre a spazi inutilizzati. Sicuramente si tratta di una sistemazione civile e dignitosa conforme agli standard richiesti dal bando di gara europeo, non certo di una fogna.
A questo punto a noi sorge il dubbio che il corteo organizzato per venerdì prossimo sia pura propaganda politica e anche se chi ha organizzato il corteo ha scaltramente deciso di non mettere simboli di partito, pensiamo che le parole scritte anche nei confronti del prefetto non lascino molti dubbi.
Gruppo Consigliare Uniti per Albiate
Albiate, 7 settembre 2017

domenica 3 settembre 2017

Apertura sede - 06.09.2017



Mercoledì 6 settembre
dalle ore 20.45 alle 22.45,
la nostra sede sarà aperta.

Vi aspettiamo!